Il crossover compatto che sfida i big europei con stile “mecha” e tecnologia evolutiva
Con la nuova Omoda 3, il gruppo Chery alza l’asticella nel segmento dei B-SUV destinati al mercato europeo. Pensato per conquistare un pubblico giovane ed esigente, il nuovo crossover si presenta con un design fortemente ispirato al mondo dei mecha giapponesi e un pacchetto tecnologico che punta sull’intelligenza artificiale evolutiva. L’obiettivo è chiaro: offrire contenuti premium a un prezzo competitivo, sfidando frontalmente i marchi storici europei.







Design e stile: tra fantascienza e suggestioni supercar
La Omoda 3 si distingue immediatamente per un’estetica audace. Con una lunghezza di circa 4,20 metri, il crossover adotta linee tese e scolpite, fari sottili con firma luminosa “Mecha Lightning” e una griglia anteriore importante, in linea con il linguaggio “Energy Mecha” introdotto dal brand.
I riferimenti stilistici non sono casuali: il taglio aggressivo dei gruppi ottici e la struttura massiccia dei paraurti richiamano chiaramente le supercar di Sant’Agata Bolognese. Anche la coda, con fanaleria a LED personalizzabile e spoiler pronunciato, sottolinea l’impostazione sportiva. L’insieme restituisce un’immagine futuristica ma equilibrata, capace di attirare l’attenzione senza eccessi.
Tecnologia a bordo: intelligenza artificiale e gaming experience
Elemento di forte rottura con i tradizionali B-SUV europei è la presenza di una piattaforma tecnologica evolutiva basata su grandi modelli linguistici (LLM). La Omoda 3 sarà in grado di apprendere, adattarsi e aggiornarsi costantemente. Si tratta di una novità assoluta nel segmento, portando concetti di evoluzione software continua sinora riservati ai modelli premium.
Non mancano ulteriori dettagli pensati per la “generazione digitale”, come l’integrazione di una piattaforma dedicata al gaming da utilizzare durante le soste, e un cockpit minimalista dominato da uno schermo verticale e una fascia LED a tutta larghezza. Una citazione ulteriore alle supercar si ritrova nel pulsante di accensione protetto da una copertura ribaltabile, un dettaglio mutuato dall’universo racing.
Architettura tecnica e motorizzazioni
Omoda 3 non si limita a stupire nell’estetica: la versatilità dell’offerta motoristica è uno dei suoi punti di forza. Sono previste tre configurazioni principali:
- Benzina: probabile il 1.6 Turbo da 197 CV e 290 Nm, già visto su Omoda 5, abbinabile a trasmissione CVT o doppia frizione.
- Elettrica: motore da 204 CV alimentato da batterie LFP da 61 kWh, per un’autonomia stimata tra 450 e 500 km ciclo CLTC.
- Plug-in Hybrid (Super Hybrid): powertrain basato su un 1.5 Turbo benzina accoppiato a un motore elettrico, per una potenza combinata di circa 245 CV e autonomia in elettrico di circa 100 km WLTP.
Non è esclusa una versione GPL per alcuni mercati europei, replicando la strategia già applicata su modelli maggiori.
Target e posizionamento di mercato
Pensata esplicitamente per il pubblico europeo, la Omoda 3 punta ai giovani automobilisti che cercano stile, tecnologia e contenuti senza superare budget elevati. I prezzi stimati partiranno da circa 20.000 euro per le versioni benzina entry-level e potranno salire fino a circa 30.000 euro per la variante elettrica full-optional.
La concorrenza principale sarà rappresentata da modelli come Ford Puma, Fiat 600, Jeep Avenger e Peugeot 2008, ma Omoda 3 si propone con un rapporto qualità/prezzo particolarmente aggressivo e una dotazione tecnologica superiore alla media.
Il nostro parere
La Omoda 3 rappresenta una proposta sorprendente nel panorama dei B-SUV: stile distintivo, approccio tecnologico evolutivo e un’offerta motorizzazioni completa. Se i livelli di qualità percepita e dinamica di guida saranno in linea con quanto promesso, il crossover cinese potrebbe seriamente minacciare la leadership dei costruttori europei nel segmento compatto.
Con la capacità di aggiornarsi e adattarsi alle esigenze del tempo, Omoda 3 va oltre il concetto tradizionale di automobile: è una piattaforma mobile intelligente pensata per evolversi insieme al suo utente. Una sfida audace che, a giudicare dalle premesse, merita attenzione.