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Fiat Pandina 2025

Evoluzione urbana con cuore mild-hybrid.

Nel panorama delle city car italiane, la Fiat Panda è una vera e propria istituzione. Ma con la progressiva uscita di scena di molte concorrenti nel segmento A, Stellantis rilancia un’ulteriore evoluzione della sua compatta più amata: nasce la Fiat Pandina 2025. Non un modello totalmente nuovo, bensì un aggiornamento profondo e strategico, pensato per mantenere vivo l’interesse su un progetto collaudato e al tempo stesso renderlo conforme alle ultime normative europee in tema di sicurezza e sostenibilità. In questo articolo, analizziamo a fondo l’identità tecnica e dinamica della nuova Pandina, le sue dotazioni, e il suo posizionamento rispetto alla concorrenza diretta.

Fonte: Stellantis.com

Dati tecnici e caratteristiche principali

La nuova Pandina si basa sulla stessa piattaforma della Panda attuale – lanciata nel 2012 – con una lunghezza complessiva di 3,70 metri e un passo di 2,30 metri. L’impostazione meccanica rimane invariata, con trazione anteriore e cambio manuale a sei rapporti.

Sotto il cofano troviamo il noto motore 1.0 tre cilindri aspirato mild-hybrid da 70 CV (51 kW) e 92 Nm di coppia, con sistema elettrico a 12V basato su un alternatore-starter e una batteria agli ioni di litio da 0,13 kWh. L’unità elettrica non consente la marcia in modalità EV, ma interviene nelle fasi di avviamento e assistenza in accelerazione, migliorando l’efficienza.

Secondo i dati reali di prova, i consumi urbani si attestano su una media di circa 17 km/l in condizioni di traffico cittadino reale, con picchi fino a 20 km/l in contesti più fluidi. La velocità massima dichiarata si aggira intorno ai 164 km/h, mentre lo scatto 0-100 km/h richiede circa 14 secondi: valori modesti, coerenti con il posizionamento urbano del modello.

Approfondimento tecnico e dinamico

Design e materiali

La Fiat Pandina eredita l’impostazione estetica della precedente versione City Cross, enfatizzando lo stile da “piccolo SUV urbano”: protezioni in plastica grezza su passaruota e paraurti, finiture a contrasto sulle calotte degli specchietti (anche in giallo), e dettagli distintivi come il logo “Pandina” su montanti e sedili, nonché l’iconico “occhio di panda” sui coprimozzi.

Gli interni mantengono la tradizionale razionalità Fiat: buona ergonomia, leva del cambio rialzata e plancia semplice, ora con inserto bianco che distingue la Pandina dalla Panda standard. I sedili, rivestiti con materiali riciclati, sono impreziositi da cuciture e scritte a tema.

Tecnologia e ADAS

La Pandina è il primo modello del marchio ad allinearsi alle nuove normative europee sulla sicurezza attiva per le city car. Include di serie:

  • Frenata automatica d’emergenza (AEB)
  • Mantenimento attivo della corsia (LKA)
  • Sensore di superamento del limite di velocità con allerta sonora (disattivabile)
  • Sensori di parcheggio posteriori

A bordo troviamo uno schermo infotainment da 7” con compatibilità Apple CarPlay e Android Auto tramite cavo USB. La grafica è semplice, ma funzionale, con una schermata dedicata ai flussi del sistema ibrido. Il quadro strumenti è completamente digitale e configurabile.

Comportamento su strada

Il comportamento dinamico è coerente con la vocazione cittadina: sterzo leggero, raggi di sterzata contenuti e cambio dalla corsa corta, ben posizionato. Le sospensioni, di tipo MacPherson all’anteriore e ponte torcente al posteriore, prediligono il comfort. Tuttavia, l’assetto rialzato e i pneumatici da 15” con spalla alta garantiscono una certa robustezza anche sui fondi irregolari urbani.

La frenata è adeguata per il peso contenuto (circa 1.050 kg in ordine di marcia), mentre in extraurbano l’auto mostra i limiti del piccolo tre cilindri, soprattutto nelle riprese e nei sorpassi in salita.

Ottimo, ho trovato diversi dati dettagliati sui consumi della Fiat Pandina 2025 in molteplici condizioni di utilizzo. Integro quindi l’articolo con una nuova sezione di approfondimento, posizionandola dopo la parte tecnica e prima del posizionamento di mercato.

Consumi reali e autonomia

Uno degli aspetti più sorprendenti della Fiat Pandina 2025 riguarda proprio i consumi, con valori reali spesso migliori di quanto ci si aspetti da una vettura con motore termico aspirato. Complici il peso contenuto (970 kg), l’aerodinamica favorevole in ambito urbano e la gestione intelligente del mild-hybrid a 12V, la city car torinese si dimostra particolarmente efficiente.

In città, il consumo medio rilevato con metodo “da pieno a pieno” è stato di 16,4 km/l, con una velocità media di 22 km/h su un percorso urbano completo di 36,5 km nel traffico romano. In condizioni più caotiche, con pioggia e congestione, il valore scende a circa 15 km/l, comunque apprezzabile per una tre cilindri a benzina.

Nel misto urbano-extraurbano, le percorrenze salgono a 20,8 km/l (4,8 l/100 km), valore che si traduce in oltre 790 km di autonomia teorica con un pieno di 38 litri.

In autostrada, invece, il piccolo “millino” aspirato mostra i propri limiti, con consumi che si attestano sui 16,6 km/l a 130 km/h. Tuttavia, mantenendo una velocità più moderata (circa 120 km/h), si può salire oltre i 20 km/l, a conferma della sensibilità del propulsore alle variazioni di carico e regime.

Infine, in una prova orientata al massimo risparmio – “economy run” – sono stati raggiunti risultati eccellenti: 3,3 l/100 km, equivalenti a 30,3 km/l, con un’autonomia teorica superiore ai 1.100 km. Questo pone la Pandina ai vertici della categoria tra le city car a benzina più efficienti, davanti a modelli come Kia Picanto e Hyundai i10.

La media complessiva nel test di 360 km – prevalentemente in superstrada e parte in autostrada – è stata di 24,4 km/l, con un costo di carburante pari a soli 26,63 euro per l’intero tragitto. Va sottolineato che questi risultati sono ottenibili adottando uno stile di guida fluido e conservativo, sfruttando al meglio il sistema mild-hybrid, che spegne il motore in decelerazione e lo riattiva senza vibrazioni grazie al BSG (belt starter generator).

Si conferma quindi un punto di riferimento nel contenimento dei costi di esercizio, e ribadisce che anche una city car tradizionale, se ben progettata, può raggiungere livelli di efficienza superiori a molte ibride più complesse.

Posizionamento sul mercato e confronto

La Pandina si posiziona al vertice della gamma Panda, con un sovrapprezzo di circa 600 euro rispetto alla versione City Cross, portando il listino vicino ai 17.000 euro. L’offerta Fiat, nel segmento A, oggi si gioca tutta sulla personalizzazione e l’equipaggiamento tecnologico, più che su novità meccaniche.

I concorrenti? Ormai pochi. La Hyundai i10, la Toyota Aygo X e la Kia Picanto sono rimaste tra le rare alternative. Tuttavia, tutte offrono motori a tre cilindri, spesso più vivaci, e in alcuni casi cambi automatici, dove Fiat continua a non proporre alternative al manuale.

La nostra opinione

La Fiat Pandina 2025 rappresenta l’estremo aggiornamento di un progetto longevo ma ancora funzionale. Si tratta di un restyling profondo della Panda City Cross, arricchito da dettagli stilistici esclusivi, dotazioni ADAS obbligatorie e un pacchetto infotainment più al passo coi tempi.

Pro:

  • Estetica più personale e curata
  • Dotazione ADAS completa per la categoria
  • Infotainment finalmente competitivo
  • Consumi contenuti e manutenzione economica

Contro:

  • Motore poco brioso in salita o a pieno carico
  • Nessuna opzione automatica
  • Materiali interni ancora essenziali

La Pandina è una scelta razionale per chi cerca una city car robusta, economica e conforme alle nuove normative. Fiat è un brand fortissimo in Italia e si può contare su una rete di assistenza estesa e su ricambi a prezzi più bassi rispetto la concorrenza giapponese. Il debutto del modello completamente nuovo – elettrico – è previsto per il 2026.

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