Nel mondo dell’auto, c’è chi rincorre le mode e chi, come Dacia, preferisce la sostanza. La Sandero ne è la prova: semplice, concreta e con un successo che parla chiaro. Ma anche per lei è arrivato il momento di cambiare pelle. Il 2026 segnerà infatti l’arrivo di un restyling che non stravolge, ma affina. E soprattutto, spalanca le porte all’ibrido.

Un look che si evolve
Presentata nel 2020 e aggiornata solo lievemente nel 2022, la Sandero si prepara ora a un rinnovamento più deciso. Le modifiche estetiche saranno concentrate su frontale e posteriore: nuovi fari a LED, una griglia ridisegnata e paraurti dal disegno più geometrico daranno alla compatta romena un’aria più moderna e dinamica, allineata al nuovo linguaggio stilistico del marchio.
Anche dietro, cambieranno i gruppi ottici e il paraurti, mentre di lato potrebbero debuttare nuovi cerchi in lega. Nessuna rivoluzione, quindi, ma ritocchi mirati per rendere la Sandero ancora più gradevole alla vista senza snaturarne l’essenza.
Dentro: più qualità e tecnologia
Anche gli interni riceveranno attenzioni, soprattutto nei materiali e nelle finiture. Si parla di nuovi tessuti, colorazioni più curate e di un sistema infotainment aggiornato, pronto a offrire un’esperienza d’uso più fluida e completa. Nulla di futuristico, ma quel tanto che basta per tenere il passo con le esigenze di oggi.
La grande novità è sotto il cofano
Se l’estetica si evolve con discrezione, il vero salto di qualità arriva dalla meccanica. Dopo anni di motori termici e bifuel benzina-GPL, la Sandero si prepara a entrare nell’era dell’elettrificazione. Le indiscrezioni parlano di due possibili novità:
- Un mild hybrid (MHEV), per contenere consumi ed emissioni e conquistare il prezioso badge ECO in molti mercati europei;
- Un full hybrid da circa 145 CV, già utilizzato da Renault su Clio e Captur, composto da un motore 1.6 aspirato a benzina e due unità elettriche. Un sistema collaudato, che promette efficienza senza complicazioni.
Entrambe le soluzioni sfrutteranno la piattaforma CMF-B, la stessa delle “cugine” francesi, permettendo a Dacia di contenere i costi di sviluppo e, si spera, anche quelli per i clienti.



Quanto costerà? E quando arriva?
Il prezzo è uno dei punti forti della Sandero, e anche la versione ibrida promette di restare competitiva. Si ipotizza un listino sotto i 20.000 euro, in linea con la filosofia del marchio. La presentazione ufficiale del modello restyling è prevista per la fine del 2025, con arrivo sul mercato nella seconda metà del 2026. E dopo? All’orizzonte si intravede una versione elettrica al 100%, attesa per il 2027.
Un’evoluzione coerente
La Dacia Sandero non vuole cambiare identità, ma migliorarsi restando fedele ai suoi principi: praticità, semplicità e prezzo contenuto. Il restyling 2026 conferma questa rotta, introducendo le giuste innovazioni senza perdere l’anima. Per chi cerca un’auto concreta ma aggiornata, il conto alla rovescia può cominciare.