Antonio Filosa è il nuovo CEO di Stellantis. La notizia è ufficiale: il manager italiano, con un lungo passato nelle fila del gruppo Fiat e una solida esperienza internazionale, prenderà le redini del colosso automobilistico a partire dal 23 giugno. Una nomina arrivata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, e che rappresenta un segnale chiaro: Stellantis vuole ripartire dall’Italia, ma con lo sguardo rivolto al mondo.
Chi è Antonio Filosa?
Napoletano, 52 anni, Filosa vanta una carriera costruita passo dopo passo all’interno della galassia Fiat prima, FCA poi, e infine Stellantis. Dopo aver ricoperto ruoli di vertice in Sud America — dove ha rilanciato marchi come Peugeot e Citroën — ha recentemente guidato il business nordamericano del gruppo, un mercato strategico ma turbolento, che ha richiesto non solo capacità gestionali ma anche diplomazia.
È proprio grazie a questi risultati che Filosa si è guadagnato la fiducia del presidente John Elkann e del board. A lui ora il compito di traghettare Stellantis in una fase delicata: quella della transizione industriale, dell’elettrificazione e del confronto sempre più serrato con i competitor cinesi.
Le prime mosse: Mirafiori e la nuova 500 ibrida
A pochi giorni dall’annuncio ufficiale, Filosa ha già fatto tappa simbolica a Mirafiori, lo storico stabilimento torinese che sarà il cuore produttivo della nuova Fiat 500 ibrida. Un gesto forte, quasi un ritorno alle radici: valorizzare i poli industriali italiani e ridare centralità al Paese all’interno della strategia globale del gruppo.
Nel corso della visita, il nuovo CEO ha sottolineato l’importanza di «fare scelte strategiche che generino valore per tutti: lavoratori, territori e azionisti». Un messaggio rivolto anche al governo, con cui sarà fondamentale riaprire un dialogo costruttivo sulle politiche industriali.
Le sfide: USA, Cina e… Italia
Filosa eredita un’azienda complessa, frutto della fusione tra FCA e PSA, con ben 14 marchi da gestire. Le priorità? Rafforzare la presenza negli Stati Uniti — dove le tensioni sindacali e i rapporti con la rete dei concessionari sono stati critici sotto la guida di Carlos Tavares — e difendere le quote di mercato in Europa, dove i costruttori cinesi avanzano rapidamente.
Ma la sfida forse più delicata riguarda proprio l’Italia: qui Stellantis è chiamata a invertire una rotta che ha visto la produzione ai minimi storici dal dopoguerra, con siti come Cassino e Pomigliano sotto stretta osservazione e piani di rilancio ancora incerti.
Un futuro ancora da scrivere
Antonio Filosa prende il timone in un momento cruciale. La trasformazione del settore automotive è già in atto: elettrificazione, digitalizzazione e sostenibilità sono i nuovi pilastri su cui costruire il futuro. Ma per farlo serve visione, coraggio e radicamento nei territori.
Il fatto che Stellantis abbia scelto un italiano, e che i primi passi del nuovo corso siano avvenuti proprio a Torino, lascia ben sperare. Filosa dovrà affrontare un contesto complesso, ma la sua storia professionale e il suo stile pragmatico fanno pensare a una leadership capace di fare sintesi tra globale e locale, tra innovazione e tradizione.
