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Le Mans 2025: Cadillac blinda la prima fila

Cadillac blinda la prima fila, Ferrari insegue. Analisi tecnica delle qualifiche.

La 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans si apre con un messaggio forte e chiaro: Cadillac è tornata a Le Sarthe per vincere. La casa americana ha dominato la fase di qualificazione, assicurandosi l’intera prima fila nella Hyperpole e lasciando intravedere una superiorità tecnica che mette pressione agli avversari storici come Toyota, Ferrari e Porsche.

Dominio Cadillac: prestazione e continuità

Nel 2024 ci era andata vicina. Quest’anno, Cadillac ha fatto centro. Nella sessione di Hyperpole, Alex Lynn ha siglato un eccezionale 3:22.847 a bordo della V-Series.R n.2 del team Chip Ganassi Racing, stabilendo il miglior tempo assoluto della categoria Hypercar. Subito alle sue spalle, con un distacco minimo, si è posizionata la vettura gemella n.3, completando una prima fila interamente griffata Cadillac.

Questo risultato non è frutto del caso, ma il coronamento di una strategia tecnica ben calibrata: la V-Series.R, spinta da un V8 biturbo sviluppato in sinergia con Dallara, si è dimostrata non solo veloce sul giro secco, ma anche estremamente stabile e bilanciata sui tratti misti del tracciato. Le modifiche aerodinamiche introdotte per il 2025, con una gestione più raffinata dei flussi sul diffusore posteriore e un miglior compromesso drag/downforce, stanno dando i loro frutti.

Ferrari: settima e in rincorsa

La migliore delle Ferrari, la 499P n.50 di AF Corse, non è andata oltre la settima posizione, pagando un ritardo significativo in termini di performance sul giro singolo. Un distacco che evidenzia difficoltà a capitalizzare il potenziale dell’ibrido V6 turbo su uno dei circuiti più veloci e impegnativi del calendario WEC.

Il team italiano, campione in carica, dovrà fare affidamento sull’affidabilità e su strategie di stint aggressive per compensare il gap prestazionale emerso in qualifica. Tuttavia, la variabilità climatica prevista e il traffico nelle ore notturne potrebbero riequilibrare la competizione.

Gli outsider: Aston Martin sorprende, Peugeot in crisi

La vera sorpresa è rappresentata da Aston Martin. La Valkyrie AMR-LMH, ancora nelle fasi iniziali del suo sviluppo competitivo, ha sfiorato l’accesso alla Hyperpole con Sorensen, prima di essere ripescata dopo la squalifica della Porsche Penske n.6 per irregolarità tecniche. Il progetto guidato da Prodrive inizia a dimostrare segnali concreti di maturazione, con una vettura che appare sempre più adatta alla configurazione unica del Circuit de la Sarthe.

Ben diversa la situazione per Peugeot. La 9X8, ancora priva di un’ala posteriore e penalizzata dal recente Balance of Performance (BoP), ha mostrato una preoccupante mancanza di competitività: entrambe le vetture non hanno superato le qualifiche, con un gap cronometrico di oltre due secondi dalla pole. Un colpo duro per il costruttore francese, il cui progetto radicale fatica a emergere in un contesto ormai stabilizzato sui concetti tradizionali.

LMGT3 e LMP2: battaglie serrate e nuovi protagonisti

Nella nuova classe LMGT3, l’attenzione si è spostata sulla Ferrari 296 GT3 del team ZGO, esordiente a Le Mans ma sorprendentemente efficace: la vettura ha conquistato un posto in Hyperpole e si è classificata come la migliore tra le Ferrari iscritte, battendo anche i team ufficiali AF Corse.

In LMP2, la concorrenza resta altissima: Louis Delétraz ha siglato la pole provvisoria con un crono di 3:35.472 sulla Oreca 07 n.199 di AO by TF Sport. Ma i distacchi sono minimi: tra i primi cinque, meno di tre decimi di secondo, a conferma di una classe ancora fortemente equilibrata e votata alla costanza più che all’esplosività pura.

Considerazioni finali

La qualifica della 24 Ore di Le Mans 2025 ha confermato le aspettative: un parterre di costruttori di altissimo livello, tecnologie avanzate e una griglia Hypercar compressa in pochi secondi. Cadillac ha dimostrato di avere il pacchetto più competitivo al momento, ma Le Mans è una maratona tecnica e strategica, non uno sprint. I margini per rimescolare le carte ci sono tutti: affidabilità meccanica, gestione dei doppiaggi e strategie di pit stop saranno decisive. Senza considerare il BoP, che è un’arma a doppio taglio,…A nostro avviso Ferrari e Toyota rimangono ancora le favorite sulla lunga distanza.

Nel frattempo, il ritorno in forze di Aston Martin e le performance in chiaroscuro di Ferrari e Toyota promettono una gara aperta e combattuta. E con un meteo incerto e oltre 60 vetture in pista, la 93ª edizione della corsa più leggendaria del motorsport endurance si preannuncia come una delle più avvincenti degli ultimi anni.

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