
Quinto round su otto del FIA World Endurance Championship 2025, la 6 Ore di San Paolo è tornata a Interlagos dopo dieci anni d’assenza. La gara brasiliana arrivava in un momento cruciale: Ferrari guidava entrambe le classifiche, ma il nuovo Balance of Performance pubblicato a inizio luglio ha rimescolato le carte, creando attese altissime tra ingegneri e strategisti.
Circuito | Autódromo José Carlos Pace – 4,309 km, 15 curve anti‑orario, dislivello 43 m |
Fondo / grip | Asfalto riasfaltato nel 2024: micro‑ruvidità bassa, rapido “rubber‑in” |
Meteo | 23 °C aria, 35 °C asfalto; umidità 55 %, zero pioggia – condizioni stabili |
Pneumatici | Michelin (Hypercar) medium/hard; LMGT3 su Michelin o Pirelli a scelta team |
Regole weekend | Prove libere da 90 min, Hyperpole di 15 min con un solo set slick nuovo, guida a 2 piloti su Porsche, Peugeot, Aston e Toyota #8 |
Analisi tecnica delle vetture
BoP Hypercar
Il nuovo algoritmo “best‑2‑su‑3” (Spa e Imola; esclusa Le Mans) ha premiato le squadre sinora meno vincenti:
- Cadillac & Porsche: –2 kg e potenza portata a 516 kW (Cadillac, +15 kW) e 501 kW (Porsche, +7 kW) .
- Ferrari: minimo 1 069 kg (+12 kg) e 480 kW sotto 250 km/h – la 499P diventa l’auto più pesante e meno potente del lotto a bassa velocità .
- BMW (+9 kg, +2 kW) e Alpine (+8 kg, –8 kW) pagano l’algoritmo, mentre Peugeot resta invariata ma vede dimezzato il power‑gain oltre 250 km/h .
Aggiornamenti chiave
- Cadillac V‑Series.R: diffusore posteriore rivisto per riallineare il centro di pressione al nuovo peso; farfalla hybrid ricalibrata per sfruttare i +15 kW fino a 250 km/h.
- Porsche 963: mapping ERS rivisto per coppia anticipata, utile in uscita da Curva 10.
- Ferrari 499P: nessuna novità aerodinamica; nuovo software di gestione termica per limitare l’effetto peso sul degrado gomme.
- BMW M Hybrid V8: flap Gurney più alto da 7 mm per recuperare downforce perso con i 9 kg extra.
Telemetry dai team mostra velocità massime di punta: Cadillac 309 km/h, Porsche 304 km/h, Ferrari 298 km/h (dati best‑lap FP3).
Strategie
- Pit‑window: 37–39 giri per Hypercar (circa 45′). Cadillac ha programmato 4 soste mirror negative (anticipando di un giro il traffico GT).
- Compound: Cadillac e Porsche hanno privilegiato il medium “B spec” su 3 stint; Ferrari costretta a un hard nel terzo stint per contenere temperatura carcassa.
- Gestione ibrido: Cadillac ha usato 7 MJ/giro fino al giro 150, poi ha ridotto a 6,6 MJ per sicurezza SOH batteria.
- Decisioni chiave: passaggio di Bamber su Andlauer durante il secondo undercut Cadillac (#38) su Porsche #5 è maturato proprio grazie al delta di 2 s nel pit‑in anticipato .
Svolgimento e momenti chiave
- Start: Andlauer (Porsche #5) scatta forte e conduce la prima ora, ma ritmo medio 1’30″6 vs 1’30″0 di Lynn (Cadillac #12) evidenzia la differenza di passo.
- Penalità: Cadillac #12 sconta 10″ stop&go per pressione gomme irregolare ma rientra P6; la rimonta di Stevens è favorita da ERS “attack mode” nelle zone in salita .
- Sorpasso decisivo: giro 94, curva 1 all’esterno – Bamber su Andlauer – approfittando di 15 km/h di extra speed con DRS‑like pop‑off laterale aperto (nuova mappatura).
- Full Course Yellow: BMW #20 penalizzata per speeding, perde 38″ ma rimonta fino a P5 grazie a “push‑sync” negli ultimi 25′ .
- Toyota in crisi: GR010 Hybrid non entra mai in top‑10; primo zero punti dell’era Hypercar .
Risultati

Top‑5 Hypercar
Pos | Vettura | Team | Distacco |
---|---|---|---|
1 | Cadillac V‑Series.R #12 | Hertz Team Jota | – |
2 | Cadillac V‑Series.R #38 | Hertz Team Jota | +57,016 s |
3 | Porsche 963 #5 | Porsche Penske | +58,882 s |
4 | Porsche 963 #6 | Porsche Penske | +1 giro |
5 | BMW M Hybrid V8 #20 | BMW M Team WRT | +1 giro |
Classifica Costruttori (dopo 5/8)
Ferrari 175, Cadillac 120, Porsche 111, Toyota 95, BMW 74, Alpine 58, Peugeot 28, Aston Martin 2 .
Commento finale e prospettive
La doppietta Jota è tutto fuorché casuale: il mix di alleggerimento e incremento di potenza nel BoP ha calato perfettamente su una vettura già efficiente ai bassi drag. Lavoro impeccabile anche sul muretto: 4 soste centrate, zero neutralizzazioni sfruttate ma ritmo medio migliore di 0″45/giro sugli inseguitori.
Ferrari esce ridimensionata ma ancora leader grazie al margine costruito a inizio stagione; tuttavia il +12 kg e il taglio di 22 kW totali tra le due fasce di velocità non lasciano margine di manovra fino a un eventuale BoP correttivo . Porsche si conferma la più costante, mentre BMW mostra che l’assetto rake‑friendly paga sul nuovo asfalto.
Con Monza alle porte e una Success‑Ballast che potrebbe ulteriormente alleggerire Cadillac, il campionato riapre: Ferrari dovrà reagire con un pacchetto ad alto carico e con un uso più aggressivo della batteria, mentre Toyota è chiamata a uscire da una spirale tecnica che dura da Spa.
Cosa ha funzionato
- BoP intelligente di Cadillac & Porsche, messo a frutto con power‑saving in qualifica.
- Strategia undercut e sincronizzazione ibrido‑pit.
Da migliorare
- Gestione pressione gomme (penalità Cadillac #12).
- Cooling Ferrari: over‑temperature freni posteriori nei long‑run.
Scenario verso Monza
Se la tendenza BoP resterà invariata, Cadillac può tornare in lotta per il titolo costruttori; Ferrari dovrà puntare a massimizzare piazzamenti e sperare in una riduzione peso‑potenza. Porsche è l’outsider con più potenziale su piste stop‑and‑go.