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F1 Spa 2025: doppietta McLaren, pioggia e strategie al limite in un GP tecnico e imprevedibile

Introduzione

Tredicesimo appuntamento del Mondiale 2025 di Formula 1, il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps ha rappresentato un crocevia tecnico e strategico di rara complessità. Su un tracciato già selettivo di per sé, l’arrivo della pioggia e le condizioni mutevoli dell’asfalto hanno amplificato il peso delle scelte al muretto, mettendo alla prova la prontezza di piloti e ingegneri. L’evento ha segnato anche la chiusura della prima parte di stagione prima della pausa estiva.

Scheda tecnica dell’evento

Circuito: Spa-Francorchamps, 7.004 km – il più lungo del mondiale. Un mix di curvoni ad alta velocità (Eau Rouge-Raidillon, Blanchimont) e sezioni tecniche, con forti variazioni altimetriche e grip variabile.

Condizioni meteo: Pioggia battente prima della partenza, che ha causato un ritardo di circa 80 minuti. Progressivo asciugamento nel corso della gara, con traiettoria asciutta nell’ultima fase.

Pneumatici: Pirelli ha portato C2-C3-C4. Utilizzati inizialmente gli intermedie (green), poi passaggio graduale a slick. Cruciale la finestra per il cambio gomme.

Tecnica auto: Nessun pacchetto massiccio di aggiornamenti, ma fine tuning aerodinamico per adattarsi all’efficienza richiesta da Spa. Assetti medio-basso carico e attenzione al drag. Le McLaren hanno confermato un’ottima efficienza aerodinamica.

Analisi tecnica delle vetture

McLaren ha consolidato la leadership tecnica su piste a medio-bassa deportanza. Piastri e Norris hanno potuto sfruttare la stabilità in condizioni miste, grazie a un bilanciamento preciso e a una gestione termica eccellente sugli pneumatici.

Ferrari ha mostrato un buon passo in condizione ibrida (asciutto-umido) con Leclerc, grazie a una vettura bilanciata in trazione. Tuttavia, manca ancora qualcosa in efficienza aerodinamica pura per poter attaccare sulle piste ad alta velocità.

Red Bull in lieve difficoltà rispetto ai riferimenti 2023. Verstappen ha faticato a trovare grip al posteriore nelle prime fasi, con un setup forse troppo orientato all’asciutto. In recupero nella seconda parte, ma senza mai impensierire Leclerc.

Mercedes con Russell competitiva nel primo stint su pista umida, ma il degrado in slick ha limitato la seconda parte. Hamilton, partito 18°, ha beneficiato di un undercut perfetto per risalire fino al 7° posto.

Strategie di squadra e gestione gara

Scelta gomme: Tutti al via con intermedie. Il passaggio a slick è stato il nodo strategico centrale: chi ha anticipato il pit (es. Hamilton) ha guadagnato posizioni, mentre ritardare troppo ha causato overcut subiti.

Pit stop: Singolo pit per la maggior parte dei team, tra giro 16 e giro 20. Fondamentale azzeccare il momento giusto di passaggio da intermedie a medie (C3), evitando i rischi di aquaplaning residuo.

Decisioni muretto: McLaren ha gestito in modo neutrale i due piloti, senza team order, lasciando a Piastri il diritto di condurre dopo l’attacco iniziale su Norris. Ferrari ha gestito in difesa il ritmo di Leclerc, proteggendolo da Verstappen.

Svolgimento e momenti chiave

  • Start ritardato di 80 minuti per condizioni meteo avverse.
  • Partenza: Piastri sorprende Norris e prende il comando alla prima curva.
  • Primo stint: Condizioni miste, Norris non riesce a reagire. Leclerc difende il terzo posto su Verstappen.
  • Pit-stop phase: Hamilton azzecca il timing, guadagna posizioni cruciali.
  • Secondo stint: pista completamente asciutta; Piastri mantiene il margine su Norris, Leclerc gestisce pressione Red Bull.
  • Ultimi giri: Antonelli segna il giro più veloce (pur chiudendo 16°), Hamilton tenta invano l’assalto a Albon per il sesto posto.

Risultati e classifiche

Top 5:

  1. Oscar Piastri (McLaren) – 1:25:22.601
  2. Lando Norris (McLaren) +3.415 s
  3. Charles Leclerc (Ferrari) +20.185 s
  4. Max Verstappen (Red Bull) +21.731 s
  5. George Russell (Mercedes) +34.863 s

Classifica Piloti (Top 3):

  1. Piastri – 225 pt
  2. Norris – 209 pt
  3. Leclerc – 190 pt

Costruttori: McLaren consolida la leadership con 434 punti, davanti a Ferrari e Red Bull in lotta per il secondo posto.

Commento finale e prospettive

La doppietta McLaren certifica l’efficienza tecnica e strategica del team anglo-australiano. Piastri dimostra maturità nella gestione della pressione e della pista in evoluzione. Ferrari regge l’urto ma rimane alle spalle in termini di passo assoluto. Red Bull continua a inseguire, mentre Mercedes resta discontinua.

In vista della pausa estiva e dell’appuntamento in Ungheria, le squadre dovranno riflettere sull’adattabilità ai circuiti misti e sulla gestione delle condizioni variabili: Spa ha offerto una prova generale delle capacità strategiche e di adattamento, che potrebbero risultare decisive nella corsa al titolo.

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