
Il Balance of Performance è una regolamentazione tecnica pensata per livellare la prestazione tra vetture dal design molto diverso – motorizzazioni, aerodinamica, peso – specialmente nelle categorie endurance come le Hypercar.
È stato introdotto quindi per contrastare la preponderanza di un solo costruttore e contenere i costi di sviluppo, evitando gare dominate da monomarca. Nacque nel 2005 con il campionato GT3 per consentire a diversi modelli di competere in equilibrio, senza una corsa agli armamenti tra produttori; successivamente è stato adottato anche nelle classi Hypercar e LMGT3, per mantenere una varietà di griglia e attirare nuovi brand senza rischio di dominio assoluto.
Nel WEC, veniva inizialmente applicata come Equivalence of Technology (EoT) tra ibridi e non-ibridi in LMP1, a partire dal 2014, e dal 2021 è evoluta in BoP per Hypercar, con aggiustamenti mirati a uniformare potenza, peso ed efficienza energetica, basati su simulazioni ACO/FIA piuttosto che su risultati di gara
A Le Mans, il sistema agisce su tre fronti: peso minimo, potenza massima (con limiti massimi fino a 250 km/h e tagli oltre questa soglia) ed energia per stint (quanto carburante e batterie possono essere utilizzati tra un pit-stop e l’altro).
A differenza del WEC, dove la BoP deriva da risultati in gara e test, quella per Le Mans viene decisa quasi esclusivamente tramite simulazioni – i cosiddetti “numeri ACO/FIA” – per evitare risposte tardive a problemi di performance. In pratica, i tecnici puntano a una griglia più equilibrata… ma senza stravolgerne l’identità tecnologica.
📊 BoP Le Mans 2025: i dati ufficiali
La tabella del 3 giugno fotografa una situazione abbastanza compatta:
- Peso minimo:
- Aston Martin: 1 030 kg
- Cadillac: 1 037 kg
- Alpine: 1 038 kg
- BMW: 1 035 kg (leggermente più leggero di Ferrari a 1 042 kg)
- Toyota: 1 053 kg (la più pesante)
- Peugeot: 1 047 kg
- Potenza fino a 250 km/h:
- Toyota e Aston Martin: 520 kW
- Ferrari: 515 kW
- Alpine e Cadillac: 518 kW
- BMW e Porsche: 508 kW
- Peugeot: 503 kW
- Taglio potenza oltre i 250 km/h (power gain):
- Ferrari: –2,9 % (~–15 kW)
- Toyota: –1,3 %
- Alpine: –1,7 %
- Aston Martin: 0 % (nessun taglio)
- BMW: +2 %
- Porsche: +7 %
- Cadillac: –0,8 %
- Energia per stint:
- Aumentata per Toyota, Ferrari, Cadillac e Alpine rispetto a Spa
- Decurtata per Peugeot, che è quasi fuori dal BoP competitivo
🛠️ Impatti tecnici sui team
Aston Martin (Valkyrie): Più leggera e senza tagli di potenza: sprint sui lunghi rettilinei garantito.
Cadillac V-Series.R: Ottimo compromesso – peso contenuto, potenza solida e buona efficienza energetica.
Ferrari 499P: Lieve vantaggio nei tratti guidati, ma il –2,9 % in potenza oltre i 250 km/h può pesare sui rettilinei.
Toyota GR010 Hybrid: Nonostante i 1 053 kg, beneficia di energia extra per stint e un taglio potenza modesto, ideale per ritmi costanti.
BMW e Porsche: Premiati con power gain positivi: possono sorprendere nelle ultime fasi e nei tratti veloci.
Alpine: In crescita, con equilibrio tra peso e potenza “giusta”.
Peugeot 9X8: Sottodimensionata nelle prestazioni, sia in potenza che in energia: weekend in salita (as.com).
🔮 Previsioni in vista della 24 Ore
- Ferrari resta favorita per curve e tratti misti, ma dovrà gestire con attenzione i doppiaggi e i stint lunghi.
- Toyota può impensierire Ferrari nel cuore della gara, grazie a powertrain robusto ed energia abbondante.
- Aston Martin giovane ma veloce: può puntare a un piazzamento alto in qualifica se effettua una gara “shock”.
- Cadillac e BMW/Porsche saranno in agguato, pronti a capitalizzare su errori o ritiri dei big.
- Peugeot sembra già tagliata fuori dalla corsa per la vittoria .
L’obiettivo della BoP è anche limitare vittorie preconfezionate, non decretare un vincitore. Come ha sintetizzato un ingegnere:
“il BoP non decide chi vince, ma chi non ha possibilità” (autosport.com).
🏁 Conclusione
Il Balance of Performance di Le Mans 2025 è un mix ad alta precisione: sfrutta simulazioni per fronteggiare differenze di base tra hypercar, pur mantenendo la spettacolarità e le identità diverse. Domani, al via, ci aspetta una corsa serrata e imprevedibile. Ferrari e Toyota restano i protagonisti principali, ma le sorprese – Aston Martin, Cadillac, BMW, Porsche – non mancheranno. Il vero vincente? Chi saprà sfruttare carburante, energia e strategia nella lunga notte della Sarthe.