
Nona tappa del mondiale di Formula 1 2025, il Gran Premio di Spagna ha rappresentato una svolta strategica e tecnica in un campionato finora caratterizzato da grande equilibrio. Disputato sul tracciato del Montmeló, il weekend ha visto la McLaren consolidare la propria competitività con una doppietta autorevole, mentre Ferrari e Red Bull hanno affrontato difficoltà e tensioni interne.
Scheda tecnica dell’evento
- Circuito: Circuit de Barcelona-Catalunya, 4,675 km, 66 giri (308,55 km totali)
- Caratteristiche: tracciato tecnico con ampie curve ad alta energia laterale, grip elevato, stress importante sugli pneumatici posteriori
- Meteo: soleggiato e caldo (asfalto oltre i 40°C)
- Pneumatici Pirelli: C1, C2, C3 (Hard, Medium, Soft). Strategia prevalente a due soste.
- Novità tecniche: McLaren ha introdotto un nuovo fondo e appendici di raffreddamento freni posteriori. Ferrari ha aggiornato il diffusore. Red Bull ha mantenuto specifiche precedenti, penalizzata dal pacchetto aerodinamico inadeguato alle alte temperature.
Analisi tecnica delle vetture
La McLaren si è presentata con un pacchetto evolutivo focalizzato sulla gestione termica e sull’efficienza aerodinamica, fattori che hanno consentito a Piastri e Norris di gestire al meglio il degrado gomme.
Ferrari ha mostrato una buona trazione in uscita curva, ma ha sofferto in fase di bilanciamento tra passo gara e prestazione pura, specie nella gestione del secondo stint. Il sorpasso di Leclerc su Verstappen, discusso e investigato (poi ritenuto regolare), è avvenuto grazie a una migliore uscita curva e gestione ERS.
Red Bull ha evidenziato un decadimento del pacchetto tecnico: Verstappen, rallentato da problemi di surriscaldamento e da un contatto con Russell, ha chiuso decimo dopo una penalità.
Mercedes ha introdotto un nuovo schema sospensivo anteriore su una sola vettura (Russell), che ha mostrato buone potenzialità nel tratto misto.
Strategie di squadra e gestione gara
- McLaren: due soste ben calibrate (Soft-Medium-Medium) con uso ottimale dell’undercut su Leclerc e Ferrari. Ordini di squadra rispettati: Norris non ha attaccato Piastri nel finale.
- Ferrari: ha optato per un Medium-Soft-Soft aggressivo, che ha reso Leclerc vulnerabile nel secondo stint ma competitivo nel finale grazie alla Safety Car.
- Red Bull: strategia inefficace Medium-Hard, poco adatta al degrado evidenziato. Il contatto tra Verstappen e Russell ha condizionato la gara.
- Mercedes: ha sfruttato il potenziale strategico per Russell; Antonelli ritirato per problemi alla power unit.
Svolgimento e momenti chiave
La partenza ha visto uno scatto perfetto di Norris, ma è stato Piastri a guadagnare la testa della corsa al secondo stint grazie a un pit anticipato e un eccellente ritmo su gomma Medium.
Il sorpasso di Leclerc su Verstappen al giro 49 ha generato tensione per il contatto laterale: investigato ma non sanzionato. Russell ha accusato Verstappen di manovra deliberata in un altro episodio, con Max penalizzato di 10 secondi.
La Safety Car al giro 58 (per detriti) ha compattato il gruppo, ma non ha modificato le posizioni principali.
Risultati e classifiche
Top 10 finale:
- Piastri (McLaren) 1:32:57.375
- Norris (McLaren) +2.471
- Leclerc (Ferrari) +10.455
- Russell (Mercedes) +11.359
- Hülkenberg (Kick Sauber) +13.648
- Hamilton (Ferrari) +15.508
- Hadjar (RB) +16.022
- Gasly (Alpine) +17.882
- Alonso (Aston Martin) +21.564
- Verstappen (Red Bull) +21.826 (+10s penalità)
Classifica piloti (Top 5):
- Norris – 142 pt
- Leclerc – 140 pt
- Verstappen – 131 pt
- Piastri – 128 pt
- Russell – 97 pt
Costruttori:
- McLaren – 270 pt
- Ferrari – 245 pt
- Red Bull – 214 pt
Commento finale / prospettive di campionato
McLaren conferma una crescita solida e costante, con due piloti in grado di massimizzare il pacchetto. La scelta tecnica del team di Woking ha mostrato un vantaggio sia in qualifica che nel passo gara.
Ferrari continua a faticare nella coerenza strategica e nella gestione delle gomme, ma Leclerc si conferma elemento solido, capace di tenere la lotta aperta per il titolo.
Red Bull sembra in fase involutiva: il pacchetto tecnico non regge il confronto e le tensioni interne peggiorano la situazione. Se non interverranno aggiornamenti sostanziali, la corsa al mondiale è compromessa.
Il prossimo appuntamento in Canada sarà cruciale per le gerarchie della stagione: l’efficienza in rettilineo e la gestione freni saranno determinanti.