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Giulia e Stelvio tirano dritto (Euro 7)

Giorgio non molla: Giulia e Stelvio tirano dritto (Euro 7), e la “bottega” si allarga.

Ok, partiamo dal succo: la piattaforma Giorgio non finirà nel cassetto dei ricordi, anzi, a due passi dal 2026, Stellantis ha deciso di tenerla in linea, aggiornarla a Euro 7 e farci campare ancora Giulia e Stelvio — con tanto di Quadrifoglio — almeno fino al 2027. La novità arriva per bocca degli uomini al comando ed è stata ribadita su più testate: Automoto.it ha riportato le parole di Imparato sul “lifting” dell’architettura e sul progetto Bottega Fuoriserie; Motor1 ha aggiunto che Giorgio potrebbe arrivare fino al 2032, complice l’adeguamento Euro 7 e il fatto che la usa anche Maserati Grecale; AlVolante ha spinto ancora più in là la finestra, fino al 2032–2035 se la parte ibrida/software farà il suo dovere.

La nostra opionine è che questa è la mossa più tedesca che potessero fare: tenere in vita i termici “buoni” dove servono e parallelamente far avanzare i progetti elettrici su STLA Large. In tanti chiedevano “facciamo restyling profondo di Stelvio e Giulia e andiamo avanti a fare modelli sulla Giorgio, mentre le BEV stanno su STLA Large”. E infatti, a Cassino, Giulia e Stelvio attuali restano in produzione fino al 2027–28, con special edition a tema (tipo Luna Rossa) per tenere la scena calda. Finalmente anche in Stellantis hanno capito che non aveva senso “staccare la spina” a due auto che ancora oggi sono un riferimento telaistico.

Che cosa vuol dire, in concreto

  • Euro 7: per vendere oltre il 2025, servivano interventi seri su motori e controlli emissioni. Non mi stupisce che in Alfa e Maserati stiano lavorando a omologhe e affinamenti per far fare a Giorgio “ancora tre anni buoni”.
  • Modelli interessati: Alfa Romeo Giulia e Stelvio (così come le vediamo adesso, con qualche lifting e aggiornamento) almeno fino al 2027; Maserati Grecale continua su Giorgio/Giorgio Evo (elettrica compresa: la Folgore ha già dimostrato che l’architettura si può ibridare/elettrificare). Motor1 spiega che è stato lo stesso Imparato (pochi giorni fa a Modena) a confermare l’estensione di vita e il legame con Grecale.
  • Bottega Fuoriserie: finestra perfetta per serie speciali su Giulia/Stelvio e personalizzazioni Grecale. È scritto nero su bianco nelle dichiarazioni rilanciate da Automoto.it e nelle presentazioni MY2025 della Grecale con più colori/allestimenti. Tradotto: si tiene alta la desirabilità mentre maturano i nuovi progetti.

E STLA Large? Arriva, ma con calma

Le nuove generazioni di Giulia e Stelvio probabilmente passeranno comunque su STLA Large (multi-powertrain), ma la tabella si è allungata: prima si parlava di 2026, poi slittamento a 2027, con il rischio di altri mesi di cuscinetto, probabilmente inizio 2028. Autocar, Everyeye e Reuters hanno raccontato il ripensamento del 100% elettrico e l’arrivo di varianti ibride/termiche accanto alle elettriche. Insomma: strategia bifronte, come avevamo intuito da tempo nei nostri approfondimenti.

Perché è una scelta sensata (e pure furba)

Perché Giorgio è ancora “state-of-the-art” quando parli di piacere di guida, pesi e cinematica delle sospensioni. lo dicono in tanti, da sempre: Giulia/Stelvio sono avanti anni luce per coerenza telaio-sterzo-trazione. A suo tempo ho anche festeggiato l’arrivo dei Matrix LED (tardi ma bene), ma il punto è che il telaio sotto è quello giusto. Fermarla ora, senza avere STLA Large pronta anche per ibridi europei fatti bene, sarebbe stato un harakiri industriale.

“Altre automobili di nicchia”: chi ci sale su Giorgio?

Qui metto i puntini: ad oggi il quadro “ufficiale” dice Giorgio per Giulia/Stelvio (fino al ’27) e Grecale; in Maserati, GranTurismo/GranCabrio sono su Giorgio Sport (derivazione ad alte prestazioni). Gran parte dell’attuale gamma Maserati deve moltissimo all’hardware Alfa — Grecale in primis, ma anche l’impostazione tecnica delle GT — ed è verosimile che le commesse “di nicchia” e le special continuino a sfruttare questa base finché serve. Occhio: oltre il 2030 si parla, sì, di estensione potenziale, ma non c’è un elenco di nuovi modelli “inediti” su Giorgio: si ragiona di ciclo-vita allungato di quelli esistenti e di edizioni particolari.

Cosa aspettarsi nei prossimi 18–24 mesi

  • Giulia/Stelvio: continuità di produzione a Cassino, aggiornamenti mirati (omologhe, infotainment, allestimenti speciali). Non escludo serie finali “calde” — l’idea di un ultimo giro di giostra “alla Quadrifoglio” gira da un po’.
  • Grecale: avanti con personalizzazioni e con la Folgore in vetrina; la piattaforma dimostra che l’ibridazione/elettrificazione su Giorgio si può fare.
  • Nuove Giulia/Stelvio (STLA Large): attesa per per il 2027, con mix BEV + ICE/ibride per mercati diversi.

La piattaforma Giorgio non è un cimelio, è ancora una gran base. Tenere viva Giulia/Stelvio e sfruttare Grecale è intelligente mentre si rifinisce STLA Large (che dovrà convincere su peso, 800V, software e ibride “europee”). L’importante è non buttare via il patrimonio dinamico che ha reso Giulia e Stelvio le auto che conosciamo. Il resto — elettrico incluso — lo giudicheremo al volante.

E sì: se state pensando a una Giulia o una Stelvio “buona”, questo potrebbe essere il momento giusto.

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