Come la Strategia a Singola Sosta di Lando Norris ha Conquistato la 200ª Vittoria McLaren e Infranto il Sogno della Pole Ferrari.

BUDAPEST, Ungheria – L’Hungaroring è notoriamente il “Monaco senza muretti”, un tortuoso teatro dove il carico aerodinamico regna sovrano e l’efficienza meccanica conta più della potenza pura. Il Gran Premio d’Ungheria 2025, quattordicesima tappa del mondiale, non ha fatto eccezione, trasformandosi in una complessa partita a scacchi tra i muretti box.

La posta in gioco era alta: Charles Leclerc aveva strappato una sorprendente pole position, riaccendendo le speranze Ferrari su una pista “da telaio”, mentre la McLaren, dominante nell’ultimo periodo, cercava la conferma definitiva della sua leadership tecnica. Il verdetto è stato un trionfo inaspettato per Lando Norris, che con una scommessa strategica ha guidato una storica doppietta McLaren, la quarta consecutiva, che segna la 200ª vittoria del team di Woking.
Il Dilemma delle Pressioni: Perché la Ferrari è Crollata
L’analisi tecnica del weekend suggeriva una gara a due soste (Medium-Hard-Medium), la scelta più diffusa per bilanciare ritmo e degrado. L’Hungaroring, nonostante le sue curve lente, è estremamente impegnativo sulle gomme posteriori, richiedendo trazione in uscita e resistenza al surriscaldamento.
Il dramma sportivo si è consumato nel box Ferrari. Leclerc, gestendo bene la prima parte di gara dopo una partenza perfetta, è stato la vittima illustre di un crollo di performance nel secondo stint su gomma Hard.
Le speculazioni tecniche indicano che la SF-25, ottimizzata al limite per il giro secco in qualifica (dove il calo di temperatura dell’asfalto aveva già creato problemi), abbia dovuto innalzare le pressioni degli pneumatici Hard per rispettare i limiti di usura del fondo (il plank). Questo accorgimento, pur cruciale per garantire la legalità della vettura, ha spostato la gomma fuori dalla sua finestra operativa ottimale, azzerando il grip e trasformando la vettura da dominatrice a preda facile. La telemetria ha mostrato una netta perdita di trazione in fase di rilancio, il tallone d’Achille della sua gara.
La Mossa del Genio: La Scommessa a Singola Sosta
Il vero game-changer è stata la manovra del muretto McLaren su Lando Norris.
Mentre Piastri rispondeva all’aggressivo undercut di Leclerc con una strategia a due soste più convenzionale, Norris, dopo una partenza ingarbugliata che lo aveva fatto scivolare al quinto posto, ha allungato lo stint iniziale e ha optato per una strategia audace a una sola sosta.
Pilota | Strategia | Stint più Lungo | Vantaggio Chiave |
L. Norris | Medium Hard | Hard: 39 giri | Aria pulita, gestione degrado impeccabile. |
O. Piastri | Medium Hard Medium | Medium: 28 giri | Gomme più fresche nel finale, ritmo puro. |
Norris ha dimostrato una magistrale gestione termica della sua gomma Hard, mantenendola in vita per 39 giri. Questo overcut monumentale non solo gli ha regalato la track position sugli avversari, ma ha anche creato un cuscinetto tattico che ha costretto Piastri a forzare il passo con le sue gomme più fresche nel finale.
Duello Fratricida e Conferme Tecniche
Il finale del Gran Premio è stato un duello McLaren vs McLaren, la prova definitiva del bilanciamento aerodinamico e meccanico della MCL39. Piastri, con pneumatici significativamente più giovani e il DRS a disposizione, ha provato un attacco disperato al penultimo giro in Curva 1. Tuttavia, un leggero bloccaggio ha evidenziato la difficoltà di forzare il sorpasso sulla vettura gemella, che ha difeso la traiettoria con stabilità e coesione.
La vittoria di Norris, per soli 0.698 secondi, testimonia:
- Eccellenza McLaren: La vettura è veloce in configurazione high-downforce ed è in grado di supportare due strategie diametralmente opposte.
- Affidabilità Meccanica: La stabilità del retrotreno in fase di trazione è risultata superiore, permettendo a Norris di gestire i momenti critici.
Altri Team:
- Mercedes: L’ottenimento del giro veloce da parte di George Russell (1:19.409) e il suo podio confermano che, su piste tecniche, il pacchetto W16 ha un ritmo gara estremamente solido, capitalizzando sulle incertezze altrui.
- Red Bull: Un weekend da dimenticare. Max Verstappen, partito ottavo, ha chiuso nono, incapace di rimontare su un circuito dove l’efficienza aerodinamica non è stata sufficiente a compensare la mancanza di lunghi rettilinei. La RB21 sembra in una fase interlocutoria.
Prospettive Mondiali
Il GP d’Ungheria 2025 non è solo una vittoria, ma una dichiarazione di intenti. La lotta per il titolo Piloti si fa incandescentemente tesa, con Piastri che mantiene la testa del mondiale ma vede il suo margine ridursi a soli 9 punti su Norris.
La McLaren ha dimostrato una flessibilità strategica e una maturità tecnica che la pongono in una posizione di netto controllo del campionato Costruttori. Per la Ferrari, il quarto posto di Leclerc, seppur amaro, impone un’urgente analisi: il team deve risolvere la discontinuità prestazionale tra qualifica e gara, specialmente sotto sforzo prolungato, se vuole rientrare con concretezza nella lotta al vertice nella seconda metà di stagione.
L’Hungaroring ha premiato il coraggio e la gestione ingegneristica impeccabile. Il mondiale riprenderà dopo la pausa estiva con un duello “Papaya” che promette scintille.