Volkswagen Golf 8.5 (2024): Evoluzione Tecnologica nel Segno della Continuità.

La Volkswagen Golf compie 50 anni, e per celebrare l’anniversario arriva puntuale il restyling di metà carriera della sua ottava generazione. Si chiama Golf 8.5, una definizione informale ma ormai condivisa, e rappresenta molto più di un semplice aggiornamento estetico. L’intervento di Wolfsburg ha mirato a correggere i difetti più evidenti del modello lanciato nel 2019, puntando su tecnologia, qualità percepita e ottimizzazione della gamma motori, in particolare sul fronte delle varianti ibride.
Design: Raffinata Continuità Estetica
Dal punto di vista stilistico, Volkswagen ha scelto un approccio conservativo: “squadra che vince non si cambia”. I cambiamenti si concentrano sui dettagli. Davanti, la firma luminosa viene rinnovata grazie ai nuovi gruppi ottici LED, disponibili anche in configurazione Matrix e con il logo frontale retroilluminato — un elemento distintivo che aggiunge modernità senza forzature. Dietro, i fanali a LED possono includere animazioni personalizzabili con effetto tridimensionale. I nuovi cerchi in lega (da 16″ a 19″) e alcune tinte inedite completano il rinnovamento.








Interni e Infotainment: La svolta digitale
Il salto di qualità più marcato riguarda l’abitacolo. Le critiche piovute sulla precedente interfaccia software sono state accolte: debutta l’infotainment MIB4, con un’interfaccia rivista, comandi fisici sul volante (addio ai tasti touch), e slider touch retroilluminati sotto il display centrale da 12,9″. L’intero ecosistema digitale è ora più reattivo e intuitivo, integrando Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless.


L’ergonomia è stata affinata: migliorano gli assemblaggi, i materiali e i portaoggetti sono più funzionali. I sedili ErgoActive sono ora disponibili anche su versioni non top di gamma, offrendo supporto lombare elettrico e funzione massaggio. La climatizzazione può contare su tre zone indipendenti nei modelli più completi.
Motori Mild Hybrid: Il Nuovo 1.5 eTSI da 115 CV
La base della gamma ibrida mild hybrid è rappresentata dal 1.5 eTSI da 115 CV, una scelta razionale e tecnologicamente avanzata. Si tratta dell’unità Evo2, con ciclo Miller e turbo a geometria variabile: una combinazione che consente di ottenere una combustione più efficiente e regolare, con un rapporto di compressione di 12,2:1 — molto elevato per un turbo benzina. Il mild hybrid a 48V interviene in fase di spunto e in rilascio, migliorando la fluidità e l’efficienza, senza compromettere l’esperienza di guida.
Le prestazioni sono brillanti quanto basta per un utilizzo quotidiano: lo 0-100 km/h viene coperto in circa 10 secondi e la ripresa è fluida grazie al cambio DSG a doppia frizione. I consumi reali si attestano tra i 5 e i 6 l/100 km, confermando la vocazione parsimoniosa della nuova unità.
Plugin Hybrid e GTE: Evoluzione Elettrificata
La gamma PHEV (ibrida plug-in) vede l’ingresso dei nuovi modelli eHybrid (204 CV) e GTE (272 CV). Il sistema si basa ancora sul 1.5 TSI, ma qui l’integrazione con l’elettrico è totale: il motore elettrico da 116 CV e la batteria da 19,7 kWh netti promettono oltre 140 km in elettrico nel ciclo WLTP. Un dato eccellente, ottenuto grazie alla ricalibrazione del powertrain e all’adozione di nuove strategie di gestione energetica.

Interessante la scelta di mantenere il serbatoio benzina a 40 litri, un compromesso che sacrifica parzialmente il volume del bagagliaio (scende sotto i 280 litri) ma permette una reale versatilità di utilizzo tra brevi tragitti elettrici e viaggi più lunghi.
Golf GTI: L’Equilibrio delle Prestazioni
Per chi cerca un’anima più sportiva, la Golf GTI resta un punto fermo. Il 2.0 TSI nella versione Evo4 eroga ora 265 CV (contro i precedenti 245), con 370 Nm di coppia. La centralina e il sistema di sovralimentazione sono stati ottimizzati per aumentare reattività e sfruttabilità, pur restando fedeli alla trazione anteriore.

Sospensioni adattive DCC, differenziale elettronico XDS+ e settaggi dedicati per cambio e sterzo completano un pacchetto che riesce a coniugare divertimento e usabilità quotidiana. Le prestazioni restano di riferimento: meno di 6,3 secondi sullo 0-100 km/h.


Golf R: 333 CV per la versione più estrema
Con il restyling 2024, Volkswagen ha portato la potenza del suo 2.0 TSI a 333 CV (245 kW) e 420 Nm di coppia, abbinati alla trazione integrale 4MOTION e al cambio DSG a 7 rapporti. Le prestazioni sono da riferimento: 0-100 km/h in appena 4,6 secondi e una velocità massima di 270 km/h.
Dal punto di vista tecnico, il sistema di trazione integrale intelligente e il differenziale XDS contribuiscono a una motricità eccellente, anche nella guida sportiva. L’assetto ribassato e il selettore Driving Profile, con modalità “Race”, rendono la Golf R una vettura affilata e precisa anche nei contesti più impegnativi.

Esteticamente si distingue per i cerchi da 19″ “Estoril”, i paraurti specifici “R”, le luci IQ.LIGHT Matrix LED e il logo anteriore retroilluminato. All’interno, l’ambiente è impreziosito da sedili sportivi, volante riscaldato con comandi touch e il nuovo infotainment MIB3 con Digital Cockpit Pro.
Questa è una sportiva completa, che sa essere brutale quando serve ma perfettamente gestibile anche nel quotidiano grazie alla trazione 4Motion.



La Golf Torna al Top del Segmento
Con questa 8.5, Volkswagen ha dimostrato di saper ascoltare il mercato e gli utenti. L’intervento sul prodotto è stato chirurgico: niente rivoluzioni, ma una serie di ottimizzazioni che colmano le lacune del modello pre-restyling e rilanciano la Golf come punto di riferimento nel segmento C.
L’adozione del nuovo infotainment, l’upgrade motoristico e l’ampliamento della gamma elettrificata fanno della nuova Golf una proposta tecnicamente completa, moderna e credibile, capace di fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita, anche elettrica. La Golf non si reinventa, ma si perfeziona. E, in questo segmento, non è affatto poco.