
Otto anni dopo il debutto del modello originale, Volkswagen rinnova in profondità uno dei suoi best-seller europei: la T-Roc. Nato nel 2017 come anello di congiunzione tra il mondo Golf e quello dei SUV, il crossover di segmento C ha superato i due milioni di unità vendute. Ora, con l’arrivo della seconda generazione, la casa di Wolfsburg affronta la sfida di mantenere intatto il successo in un contesto radicalmente mutato: elettrificazione diffusa, piattaforme modulabili, digitalizzazione spinta e concorrenza agguerrita da parte di brand generalisti e premium.
Il nuovo progetto, pur conservando la vocazione trasversale e la riconoscibilità del modello uscente, introduce novità sostanziali sia dal punto di vista ingegneristico sia in termini di architettura degli interni e dotazione tecnologica. In questo approfondimento analizziamo in dettaglio le caratteristiche tecniche, le soluzioni progettuali e il posizionamento sul mercato del nuovo SUV compatto Volkswagen.
Dati tecnici e caratteristiche principali
Il primo elemento che salta all’occhio è la crescita dimensionale: la nuova T-Roc misura 4,37 m in lunghezza, guadagnando 12 cm rispetto alla generazione precedente. L’incremento si concentra sul passo e sullo sbalzo posteriore, con evidenti benefici in termini di abitabilità e capacità del bagagliaio (valori ufficiali ancora in corso di omologazione, ma superiori ai 445 litri precedenti).
📐 Dimensioni indicative
Voce | Valore stimato |
---|---|
Lunghezza | 4 370 mm |
Larghezza | 1 819 mm |
Altezza | 1 590 mm ca. |
Passo | ~2 650 mm |
Bagagliaio | > 450 l |
Il telaio resta basato sull’evoluzione della piattaforma MQB Evo, condivisa con Golf 8 e Tiguan, ma rivista in numerosi componenti: rinforzi strutturali nel sottoscocca, nuova taratura degli assali e un sottoscocca aerodinamicamente più pulito che contribuisce al CX di 0,29, migliorando il precedente 0,32.






🔋 Gamma motori
La T-Roc 2025 viene proposta esclusivamente in configurazione ibrida, in linea con le direttive interne Volkswagen di progressiva dismissione del diesel nel segmento C.
Motorizzazione | Tipo | Potenza | Trazione | Cambio |
---|---|---|---|---|
1.5 eTSI 85 kW | Mild-Hybrid | 116 CV | anteriore | DSG 7 rapporti |
1.5 eTSI 110 kW | Mild-Hybrid | 150 CV | anteriore | DSG 7 rapporti |
1.5 eTSI Full Hybrid 100 kW | Full-Hybrid | 136 CV | anteriore | e-DSG dedicato |
1.5 eTSI Full Hybrid 125 kW | Full-Hybrid | 170 CV | anteriore | e-DSG dedicato |
2.0 TSI (≈200 CV, atteso) | Benzina | n.d. | integrale | DSG + 4Motion |
La tecnologia mild-hybrid si basa su rete 48 V, alternatore-starter integrato e ciclo Miller con turbina a geometria variabile. Il full-hybrid, atteso nel 2026, introduce un’inedita architettura parallelo-serie sviluppata internamente dal gruppo Volkswagen, con batteria agli ioni di litio e motore elettrico coassiale al cambio.
Assente il diesel, scelta non priva di critiche soprattutto da parte della clientela business e di chi apprezza la coppia ai bassi regimi.
Interni e abitabilità
Salendo a bordo, si percepisce immediatamente il salto generazionale. L’abitacolo è dominato da due grandi display: il quadro strumenti digitale da 10,2” e l’infotainment da 14,0”, leggermente orientato verso il conducente. La nuova architettura elettronica consente aggiornamenti OTA e una migliore integrazione con i sistemi ADAS.

L’eliminazione della leva del cambio tradizionale a favore di un selettore sul piantone ha liberato spazio sul tunnel centrale: ampio vano portaoggetti, ricarica wireless a induzione in posizione verticale, portabicchieri regolabili e un bracciolo centrale più capiente. I materiali sono in generale di qualità superiore rispetto alla generazione uscente, con finiture soft-touch diffuse e inserti personalizzabili in base all’allestimento.

Abitabilità

Grazie al passo maggiorato, i passeggeri posteriori godono di maggiore spazio per le gambe (stimato +30 mm), mentre la larghezza interna è sufficiente per tre adulti in brevi tragitti. Il tetto panoramico, disponibile a richiesta, incrementa la luminosità percepita. Il bagagliaio beneficia di una soglia di carico più bassa e di una forma più regolare.

Approfondimento tecnico / dinamico
Aerodinamica e telaio
Il CX di 0,29 è stato raggiunto grazie a un attento lavoro su:
- paraurti anteriori ridisegnati con convogliatori d’aria attivi;
- carenatura integrale del sottoscocca;
- profilo del montante C più inclinato e raccordato;
- spoiler posteriore allungato e deflettori laterali.
Il telaio mantiene lo schema McPherson anteriore e multilink posteriore (sulle versioni più potenti), con nuove boccole idrauliche e una barra antirollio più rigida. Le versioni standard adottano sospensioni passive, mentre sulle top di gamma è disponibile un assetto adattivo con controllo elettronico della smorzatura.
Sistemi di assistenza e infotainment
La T-Roc 2025 può contare su un pacchetto ADAS di livello 2 avanzato, con:
- Travel Assist con guida semi-autonoma fino a 210 km/h;
- Lane Assist e Side Assist evoluti;
- Park Assist di nuova generazione con memoria di manovra;
- riconoscimento segnaletica stradale tramite cloud;
- gestione predittiva della velocità in base al percorso GPS.
L’infotainment si basa sul sistema operativo VW.OS di ultima generazione, con interfaccia grafica rinnovata, widget personalizzabili e compatibilità Android Auto/Apple CarPlay wireless.
Dinamica di guida
Nelle prime prove dinamiche (ancora pre-serie), la T-Roc ha mostrato un assetto equilibrato, con uno sterzo più diretto (rapporto di demoltiplicazione rivisto) e un migliore isolamento acustico. Il nuovo software di gestione del cambio DSG riduce i tempi di reazione in modalità Sport e privilegia la veleggiatura in modalità Eco, sfruttando al meglio la funzione “coasting” del sistema mild-hybrid.
Posizionamento sul mercato e confronto
Volkswagen posiziona la nuova T-Roc in una fascia intermedia tra la Golf Variant e la Tiguan, puntando su una clientela che ricerca un SUV compatto, ben rifinito, tecnologicamente avanzato e dai consumi contenuti.
Prezzi (indicativi)
- da circa 34 000 € per la 1.5 eTSI 116 CV mild-hybrid in allestimento base;
- oltre i 40 000 € per le versioni top (R-Line, full hybrid 170 CV).
Concorrenti diretti
Modello | Lunghezza | Prezzo base (indic.) | Tipo ibrido disponibile |
---|---|---|---|
Toyota C-HR | 4,36 m | ~32 500 € | Full hybrid |
Peugeot 3008 (2024) | 4,54 m | ~35 000 € | Mild + plug-in |
Ford Kuga | 4,61 m | ~33 000 € | Mild + full hybrid |
Hyundai Kona (HEV) | 4,35 m | ~31 000 € | Full hybrid |
Rispetto alla concorrenza, la T-Roc si distingue per l’equilibrio generale, l’ergonomia di scuola tedesca e la solidità percepita, ma paga in parte un listino mediamente più alto e l’assenza, almeno iniziale, di varianti plug-in.
Conclusione / valutazione esperta
La Volkswagen T-Roc 2025 rappresenta un’evoluzione coerente e matura del modello uscente. La crescita dimensionale ne rafforza la vocazione familiare senza snaturarne l’agilità urbana; il passaggio all’ibrido integrale (mild oggi, full domani) è tecnicamente ben gestito e allineato alle tendenze normative europee.
✅ Punti di forza
- Architettura moderna, ben proporzionata
- Interni digitali con ergonomia migliorata
- Gamma motori elettrificata efficiente
- ADAS completi e infotainment evoluto
- Qualità costruttiva percepita superiore alla media del segmento
❌ Margini di miglioramento
- Mancanza del diesel per flotte e lunghi viaggiatori
- Prezzo di ingresso non aggressivo
- Assenza (per ora) di versione plug-in
- Bagagliaio ancora da verificare con valori ufficiali
La nuova T-Roc conferma la solidità del progetto originario e introduce un pacchetto tecnologico che la pone tra i riferimenti del segmento. Il 2026, con l’arrivo delle versioni full-hybrid, sarà l’anno della consacrazione definitiva.