L’arrivo della Dacia Bigster nel segmento dei SUV compatti di segmento C rappresenta un passaggio importante per il marchio romeno. Dopo il successo commerciale della Duster, la casa automobilistica controllata da Renault punta a offrire un modello più grande e spazioso, mantenendo però il suo approccio “smart budget”. Ma con l’ambizione arrivano anche le responsabilità, soprattutto sul fronte della sicurezza. E proprio qui la Bigster si trova a fare i conti con alcuni limiti.

Tre stelle Euro NCAP: il perché
Nonostante l’entusiasmo per il design moderno e la dotazione di serie interessante, la Dacia Bigster ha ottenuto solo tre stelle nei test di sicurezza Euro NCAP 2024. Un risultato che, pur non essendo disastroso, la colloca al di sotto della media per la categoria, sollevando dubbi sulla sua capacità di protezione in caso di incidente.
Nel dettaglio, la protezione degli occupanti adulti ha raggiunto il 69%. L’abitacolo si è comportato bene nell’impatto frontale disassato, offrendo una buona protezione per le gambe e le ginocchia. Tuttavia, la protezione del torace del conducente è stata giudicata “debole”, a causa di valori di compressione elevati. Ottimo, invece, il comportamento nei test di impatto laterale, dove il SUV ha ottenuto il punteggio massimo.
Un aspetto critico è la mancanza di un sistema che impedisca il contatto tra le teste dei passeggeri anteriori in caso di impatto laterale dal lato opposto al punto d’urto: una carenza che ha penalizzato la valutazione complessiva.
Buona la protezione dei bambini, sufficiente quella per pedoni e ciclisti
Sul fronte della sicurezza dei bambini, la Bigster si è dimostrata molto valida, con un punteggio dell’85%. I seggiolini sono facili da installare, l’airbag del passeggero è disattivabile e la protezione nei crash test è stata eccellente per manichini di età simulata di 6 e 10 anni.
Per quanto riguarda la protezione degli utenti vulnerabili della strada, come pedoni e ciclisti, il punteggio si è attestato al 60%. La carrozzeria offre una discreta protezione a testa e gambe, ma non ci sono punti assegnati per la protezione del bacino. Il sistema di frenata automatica ha risposto bene con i ciclisti e in modo sufficiente con i pedoni.
Sistemi di assistenza alla guida: il minimo sindacale
La Bigster dispone di una dotazione di base per quanto riguarda gli ADAS (sistemi di assistenza alla guida), con funzionalità come il mantenimento della corsia, il riconoscimento dei limiti di velocità e la frenata automatica di emergenza. Tuttavia, mancano elementi oggi considerati importanti come il promemoria delle cinture posteriori e il rilevamento della presenza di bambini a bordo. Risultato: appena il 57% in questa sezione.
Un SUV conveniente, ma con compromessi
La Bigster ha tutte le carte in regola per attirare un pubblico ampio: dimensioni generose, motorizzazioni ibride e uno stile solido e moderno. Tuttavia, chi cerca un SUV con standard di sicurezza al top potrebbe guardare altrove. Il posizionamento economico resta la sua forza, ma è chiaro che il prezzo competitivo comporta anche qualche rinuncia.
Per le famiglie che cercano spazio e versatilità senza svenarsi, la Dacia Bigster può essere una scelta interessante. Ma è fondamentale essere consapevoli dei compromessi, soprattutto in termini di dotazioni di sicurezza attiva e protezione passiva.