Jeep Avenger 1.2 Turbo: il volto urbano della tradizione americana

Con l’arrivo della nuova Jeep Avenger, il marchio americano si inserisce con decisione nel segmento B-SUV, reinterpretando il proprio DNA fuoristradistico in una veste urbana e compatta. Progettata a Torino e prodotta in Polonia, la Avenger rappresenta il primo modello Jeep completamente sviluppato sotto l’egida di Stellantis. Disponibile anche in versione 100% elettrica, in versione ibrido leggero (e-hybrid), ed ibrida con trazione integrale (4Xe). In questa prova vi raccontiamo la variante a benzina con motore 1.2 turbo tre cilindri da 101 CV, pensata specificamente per mercati come Italia e Spagna.
Design e dimensioni: compatta ma muscolosa
La Avenger si distingue per uno stile robusto ma equilibrato, con linee tese e proporzioni ben calibrate. Lunga 4,08 metri, è più corta di 17 cm rispetto alla Renegade, ma riesce comunque a superarla in abitabilità del bagagliaio, offrendo 380 litri di capacità minima. Elementi come le protezioni in plastica grezza a 360°, i passaruota squadrati e dettagli iconici come la griglia a sette feritoie (qui cieche) le conferiscono una personalità decisa, senza rinunciare alla praticità urbana.





Abitacolo: funzionalità e robustezza
L’interno della Avenger punta su un minimalismo funzionale. La plancia, attraversata da una fascia colorata illuminata a LED (8 tonalità selezionabili), varia a seconda dell’allestimento ed è interamente in plastica rigida, ma ben assemblata. Ottima la disponibilità di vani portaoggetti: il cassetto anteriore è profondo, il tunnel centrale integra pozzetti modulari, portabicchieri con divisori removibili e una mensola gommata a metà plancia, utilissima nella vita quotidiana.



Lo schermo centrale da 10,25” ospita un sistema infotainment Uconnect intuitivo, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. La strumentazione digitale, da 7” o 10,25” in base all’allestimento, è personalizzabile e leggibile. Non mancano la ricarica wireless per smartphone e un set completo di prese (12V, USB-A e USB-C).

Abitabilità e praticità
Nonostante le dimensioni compatte, l’abitabilità è sorprendente: quattro adulti viaggiano comodi, anche se lo spazio per le gambe posteriori diventa limitato con passeggeri alti oltre 1,90 m. Il divanetto posteriore ha seduta piatta, ma manca il bracciolo centrale e le maniglie al tetto. Le tasche dietro i sedili e una presa USB-C aiutano però a migliorare la fruibilità.
Il bagagliaio è ben rifinito, con doppio fondo regolabile e soglia di carico a filo. La versione Summit include anche l’apertura handsfree con movimento del piede. I sedili posteriori si abbattono in configurazione 60:40, generando un piano quasi piatto. Manca però una botola passante per oggetti lunghi.
Alla guida: sorprendente equilibrio
Il motore 1.2 turbo tre cilindri eroga 101 CV e 205 Nm di coppia massima già a 1.750 giri/min. È abbinato a un cambio manuale a sei rapporti dalla manovrabilità fluida, con innesti precisi e una frizione leggera. In città si apprezza per l’ottima visibilità, l’agilità e il comfort meccanico: lo sterzo è leggero ma abbastanza preciso, le sospensioni ben tarate assorbono le sconnessioni senza compromettere la tenuta laterale.
Il comportamento dinamico è sicuro anche su fondi irregolari grazie alla discreta altezza da terra (195 mm), che insieme al sistema Selec-Terrain e all’Hill Descent Control consente di affrontare sterrati leggeri senza esitazioni. In marcia, il tre cilindri si fa sentire in accelerazione e trasmette qualche vibrazione al minimo, ma l’auto risulta comunque piacevolmente vivace. Le modalità di guida (Eco, Normal, Sport e tre dedicate all’off-road) permettono di adattare la risposta del motore alle diverse condizioni.

Consumi, dotazioni e conclusioni
Il consumo dichiarato è di 5,6-5,9 l/100 km (ciclo WLTP), un dato realistico nell’uso urbano-misto, anche se l’assenza di un sistema ibrido penalizza l’efficienza rispetto ad alcune concorrenti. L’allestimento Summit, con un prezzo attorno ai 28.300 €, offre una dotazione completa: fari full LED, cerchi da 18″, retrocamera, apertura keyless, cruise control adattivo e sensori anteriori e posteriori.
La Jeep Avenger 1.2 benzina si propone come una scelta razionale e stilosa per chi cerca una piccola SUV a benzina, funzionale, piacevole da guidare e ben costruita. E’ un modello che riesce a trasmettere il carattere Jeep anche in formato urbano, senza rinunciare a comfort e praticità. La versione che consigliamo è quella mild hybrid, invece del benzina di questa prova, per via dei costi di gestione più ridotti.