Quando Kia ha iniziato a far comparire il nome Seltos anche nei siti europei, qualcuno ha storto il naso: “un altro SUV compatto?”. In realtà, guardando bene quello che sta emergendo, secondo me la Seltos è un’operazione molto più ragionata di così.

Non è ancora stata presentata ufficialmente, i dettagli sono pochi e centellinati, ma il quadro generale è già abbastanza chiaro: Kia vuole presidiare uno dei segmenti più redditizi e affollati del mercato europeo, quello dei SUV compatti di segmento C, con un modello termico puro, senza elettrificazione spinta, almeno nella fase iniziale.
Ed è una scelta che dice molto sul momento storico che stiamo vivendo.
Dove si posiziona la Kia Seltos
La Seltos si piazza sotto la Sportage, ma sopra Stonic e Soul per dimensioni e ambizioni. In pratica va a occupare quello spazio che oggi in Europa è dominato da:
- Volkswagen T-Roc
- Hyundai Kona
- Nissan Qashqai (nelle versioni base)
- Toyota C-HR
- Peugeot 3008 (per alcuni clienti più razionali)
Parliamo quindi di un’auto da famiglia giovane, con un’estetica SUV vera, ma dimensioni ancora gestibili, e soprattutto prezzi che dovranno restare sotto controllo se Kia vuole davvero fare numeri.
Secondo quanto emerso finora, la Seltos europea sarà ICE only, quindi solo motori termici, almeno al debutto, e questo è un punto chiave .






Motori: una scelta controcorrente (ma realistica)
Ed è qui che secondo me la Seltos diventa interessante.
Kia, in un momento in cui tutti parlano solo di elettrico e full hybrid, rilancia con una gamma benzina tradizionale, probabilmente composta da tre motorizzazioni, con potenze differenziate e senza soluzioni plug-in al lancio .
Questo non significa essere “indietro”, ma leggere bene il mercato reale:
- l’elettrico sta rallentando
- il cliente medio europeo è confuso
- i prezzi delle BEV sono ancora alti
In questo contesto, un SUV compatto benzina, moderno, ben equipaggiato e con 7 anni di garanzia può avere ancora moltissimo senso.
E Kia lo sa.
Design: SUV vero, senza fronzoli inutili
Dalle immagini e dai teaser ufficiali, la Seltos segue il nuovo corso stilistico del marchio:
- frontale verticale
- firma luminosa netta
- proporzioni robuste
Non cerca di sembrare elettrica, non cerca di fare la “coupé-SUV a tutti i costi”. È un SUV classico, e anche questo è un messaggio chiaro.
Dentro, da quello che si intravede, ci aspettiamo:
- doppio schermo digitale
- infotainment aggiornato
- ADAS di livello 2
- qualità percepita in linea con Sportage, anche se con materiali più razionali
Nulla di rivoluzionario, ma tutto quello che oggi il cliente di questo segmento si aspetta .
Le concorrenti: perché la Seltos può dare fastidio
Il vero problema, per le rivali, è che Kia arriva sempre molto preparata quando entra in un segmento.
Se il prezzo d’attacco sarà aggressivo (e lo sarà), la Seltos può diventare una spina nel fianco per:
- T-Roc, che oggi costa tanto ed è poco rinnovato
- Kona, sempre più spostata verso l’elettrico
- Qashqai, che ha fatto scelte tecniche non sempre digerite dal pubblico
In più Kia ha due assi nella manica:
- affidabilità percepita
- garanzia lunga, che per molti clienti pesa più di qualsiasi infotainment futuristico
Quando arriva e cosa aspettarsi
Secondo le informazioni disponibili, la Kia Seltos arriverà sul mercato europeo nel 2026, con una presentazione ufficiale che potrebbe avvenire già nei prossimi mesi .
Prezzi? Ancora nulla di ufficiale, ma io mi aspetto un posizionamento:
- sotto Sportage
- in linea o leggermente sotto T-Roc
- molto competitivo negli allestimenti intermedi
Se Kia non sbaglia il listino, questa macchina può fare numeri veri.
La mia opinione
La Kia Seltos non è l’auto che “cambia il mondo”, ma è esattamente l’auto che serve oggi al mercato europeo: concreta, termica, ben fatta e senza inutili estremismi.
In un momento di grande confusione sulla transizione energetica, Kia gioca una carta razionale. E spesso, nel mondo dell’auto, la razionalità paga più delle mode.




